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swell of spæc(i)es: Descrizione Audio

15 May 2024

Padiglione progettato da UNA / UNLESS

L'installazione swell of spæc(i)es dell'artista Josèfa Ntjam è ospitata all’interno di un padiglione nel cortile dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Questo spazio è delimitato dalla loggia dell'edificio, un passaggio coperto da volte sostenute da colonne e sovrastato dal piano superiore. La forma del padiglione richiama quella di un prisma triangolare, con un esterno in blu royal ad alta riflettanza, realizzato tramite una pellicola polimerica tesa che ondeggia al vento. Con una superficie di 367,5 metri quadrati, il padiglione occupa più di un terzo dell'area del cortile. Uno dei vertici del triangolo è posizionato vicino al centro del cortile e da lì si apre, con il lato opposto completamente libero verso la loggia posteriore. Il tetto del padiglione si inclina gradualmente verso l'alto, partendo da un'altezza di 2 metri nella parte più bassa fino a raggiungere i 6,3 metri di altezza nella parte adiacente alla loggia.

Ingresso

Attraverso la loggia si accede al lato aperto del padiglione. Le superfici interne dell'ingresso sono dipinte di blu navy, con testo bianco sulle pareti laterali. Una grande tenda è appesa lungo un binario convesso che percorre tutta la lunghezza della zona d'ingresso. Il tessuto a rete rosso e blu che forma il primo strato del tendaggio, crea un’illusione di viola che brilla vivacemente alla luce. Il centro del drappo è illuminato da una luce blu filtrata, a creare una sfumatura dal blu al viola su tutta la lunghezza. Completano il drappeggio due strati di tendaggio blu navy.

Installazione swell of spæc(i)es di Josèfa Ntjam

Si accede all'installazione dal lato sinistro del drappeggio. Una volta all'interno dello spazio, si notano due sculture a forma di medusa, una grande scultura a forma di grembo e due sistemi di morbide sedute. Il pavimento è rivestito con moquette blu navy, mentre il soffitto è coperto da tessere di schiuma nera e va ad abbassarsi verso un punto arrotondato nella parte posteriore dello spazio. Appena entrati nell'installazione, sulla destra si distingue un grande schermo LED, che segue la stessa curvatura del drappeggio. Lungo 12,2 metri e alto 3,43 metri, la sua immagine si riflette su un'area nera lucida del pavimento, sagomata a forma di rene e posizionata lungo il bordo inferiore dello schermo, all'altezza della moquette. Lo schermo LED proietta un filmato in loop della durata di 23 minuti e 18 secondi.

Film

Il film è sostanzialmente un'animazione in 3D, con una scena di azione dal vivo registrata in un acquario. È un ciclo perfetto, quindi non ha né inizio né fine. Durante il film, si intravede una figura, metà statua e metà piovra, emergere dall'oscurità dello spazio esterno. Questa figura scaglia una pietra nel vuoto, che si frantuma in detriti rocciosi e stelle di plancton luminose. Le stelle vengono inghiottite da un serpente astrale con una lunga pinna blu-purpurea e il corpo giallo adornato di coralli e alghe rosa e viola. Attraversi le fauci, la telecamera ci conduce all'interno del ventre del serpente, anch'esso rivestito di vegetazione marina. Qui, le stelle si trasformano in rocce e fossili, mentre una statua a forma di anello di spiriti acquatici congiunti circonda una sfera acquea. La telecamera percorre la pelle del serpente, dove le fotografie del nonno e della zia dell'artista, della rivoluzionaria decoloniale Djouka Elisabeth e delle scrittrici e sorelle panafricane Nardal sono sovrapposte in un caleidoscopio di luci gialle e rosa. Sullo sfondo, un pianeta emerge dalla bocca del serpente. La telecamera si avvicina al pianeta, attraversando un’atmosfera nebulosa fino a raggiungerne la superficie luminosa ricoperta di fossili. Il serpente appare all'orizzonte, scuotendo l'acqua dal suo corpo mentre si avvolge sulla superficie. Gli spiriti congiunti fluttuano nella pozza d'acqua formata dal serpente e la telecamera si avvicina a loro, attraversando la sfera acquea per inabissarsi nelle oscure profondità dell'oceano. Le meduse nuotano intorno allo schermo mentre una piovra si affaccia gradualmente alla vista. Sopra gli occhi della piovra si staglia il volto della statua vista all'inizio. La piovra esce dall'inquadratura e la statua, che inizialmente fluttuava nello spazio, ritorna visibile, dando inizio nuovamente alla narrazione.

Sculture e scenografie

Una delle sculture a forma di medusa è sospesa vicino al drappo d'ingresso. La base è costituita da un tentacolo verticale blu-purpureo opaco. Alla sommità del tentacolo, quattro petali rossi si schiudono intorno a una sfera rossa, che contiene un altoparlante. Sopra la sfera, una grande cupola bianca e trasparente irradia dal suo centro sottili linee nere, simili a nervi. La scultura ha un'altezza di 2,2 metri e un diametro di 1,2 metri, ed è sollevata a circa 25 centimetri dal pavimento. Un'altra scultura identica è sospesa nell'angolo più lontano dello spazio, nei toni del rosso, arancione e giallo. Entrambe sono illuminate sia dall'alto che dal basso, con la luce superiore che varia in intensità durante il ciclo del film. La scultura a forma di grembo è una membrana arancione vibrante e semitrasparente. Lunga 3 metri, larga 1,7 metri e alta 1,1 metri, ha una forma simile a un ammasso con un'ampia apertura su un lato. È illuminata da strisce LED nascoste nella base interna che variano colore durante tutto il film. Quando le scene del film sono scure, come nello spazio esterno o nelle profondità marine, la membrana appare rosa con tocchi di blu. Quando le scene del film sono colorate, la membrana assume un rosa vivido. Quando le scene del film sono più luminose, come sulla superficie del pianeta, la membrana appare arancione con tocchi di bianco. La cavità interna della membrana contiene quattro eccitatori sonori circolari neri che diffondono le vibrazioni e un materasso rivestito di velluto blu navy. Il velluto si abbina ai numerosi strati di schiuma rivestita che costituiscono le due morbide aree di seduta ed emergono come la roccia stratificata di una grotta o di un fondale marino. Hanno forme organiche: quella posizionata vicino allo schermo ha un profilo simile a un triangolo arrotondato, mentre l'altra, che si estende dal centro verso la punta, ha una sagoma che evoca una goccia allungata.

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Installation|20 April — 24 November 2024 | Open Thur – Sun

Josèfa Ntjam : swell of spæc(i)es